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Il patrimonio forestale dell’Abruzzo

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Il 21 marzo di ogni anno, le Nazioni Unite dedicano la Giornata Internazionale delle Foreste alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza di tutti i tipi di bosco.

La chiave per custodire la biodiversità forestale italiana è nella conoscenza e nella conservazione dei boschi vetusti.

Le foreste primarie e secolari sono ecosistemi ricchi di forme di vita rare e preziose, capaci di immagazzinare grandi quantità di carbonio, trattenendolo nel legno e nelle radici, contribuendo così alla lotta ai cambiamenti climatici.

Nella “Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030” si riconosce il valore intrinseco delle foreste primarie e delle foreste vetuste fissando come primo obiettivo definire, mappare, monitorare e proteggere rigorosamente tutte le foreste primarie e vetuste ancora esistenti in Europa.

In Abruzzo contiamo oltre 380 mila ettari di foreste e una ricerca del 2015, pubblicata nel volume “Alberi, arbusti e liane d’Abruzzo” di Gianfranco Pirone, individuava ben 34 foreste vetuste, punto di forza di un patrimonio forestale regionale che annovera 190 specie di alberi, arbusti e liane (di cui 51 a rischio di estinzione), 363 alberi monumentali, 65 tipi di foresta, 15 habitat forestali di interesse comunitario e protetti dalla Direttiva Habitat.

Tra le foreste vetuste, ne spiccano cinque ricomprese nel perimetro del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che nel 2017 sono state inserite nel Patrimonio Unesco “Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”: circa 1000 ettari caratterizzati da alberi maestosi, rare fioriture, funghi e muschi che colonizzano i tronchi caduti. Foreste di faggio dove l’uomo non interviene con tagli di alberi e recupero di legna a terra, dando così vita a un ecosistema simile a quello delle foreste primigenie: la faggeta di Val Cervara, la Selva Moricento, la Foresta Coppo del Morto tra Pescasseroli e Scanno, la foresta di Coppo del Principe, nella Difesa di Pescasseroli, e infine il sito più vasto costituito dalle due foreste di Cacciagrande e di Valle Jancino.

“Le foreste vetuste del Parco sono tra le faggete più antiche d’Europa – dichiara la Dott.ssa Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo – Molti alberi hanno un’età eccezionale e il più antico, con i suoi 560 anni di vita, ben era qui prima di quando Cristoforo Colombo salpasse per l’America! Per l’Abruzzo si tratta del primo sito a essere riconosciuto dall’UNESCO e per l’Italia il primo a essere considerato per il suo valore ecologico. Proteggere un ecosistema complesso come quello delle foreste vetuste e garantirne la conservazione e la sopravvivenza per il futuro è una grande responsabilità per ognuno di noi. Si tratta di habitat fondamentali per la tutela di specie a rischio estinzione come l’Orso bruno marsicano, ma anche lupi o picchi, insetti come il coleottero Rosalia alpina e rari anfibi come l’endemica Salamandrina dagli occhiali, per non parlare di funghi o fiori“.

Le foreste poi rappresentano un alleato importante nella lotta ai cambiamenti climatici grazie alla capacità di assorbire anidride carbonica. “Prendersi cura delle foreste, vuol dire prendersi cura anche di noi”, ricorda Sefora Inzaghi, direttrice dell’Oasi WWF delle Gole del Sagittario che ospita diverse tipologie di bosco, da quello misto di fondovalle alle faggete. Se da una parte nel nostro immaginario i boschi sono luoghi incontaminati di ispirazione poetica o angoli di cui godere per un momentaneo benessere, dall’altra sono invece sistemi complessi, fragili e preziosi per il sostentamento di tutte le forme di vita”.

Se vuoi vivere una proposta di turismo educativo, responsabile e non invasivo per l’ambiente, un’occasione per entrare in un territorio in punta di piedi, per capire e per arricchirsi, accostandosi alle tradizioni, ai sapori, ai profumi, ai ritmi, alle bellezze dei territori e di chi li vive, scegli ESSELLE ECOLOGY CAMP di Pescasseroli 3/17 Luglio 2022 per ragazzi tra 7 e 14 anni.

Escursioni, laboratori naturalistici, sport, inglese e divertimento sono alla base di un percorso educativo volto allo sviluppo di una coscienza ambientale capace di assumere comportamenti e stili di vita sostenibili.

Passeggiate didattiche nelle meravigliose Faggete Centenarie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, escursione al Centro Visite di Pescasseroli, che comprende la visita al Museo Naturalistico e al Parco Faunistico.

E ancora una meravigliosa escursione, pomeriggio notturna, con la Guida Alpina “SULLE TRACCE DELL’ORSO MARSICANO” per conoscere, rispettare e apprezzare il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. L’escursione comprende la sosta, con cena organizzata, presso il bivacco al centro della radura intorno al fuoco, e poi il ritorno attraverso il bosco ascoltando e riconoscendo le sue voci.

Attraverso il trekking i partecipanti eseguiranno il bio monitoraggio e riconoscimento delle specie arboree, laboratori improntati sui temi delle energie rinnovabili e del consumo critico.

I ragazzi vengono condotti per mano in un viaggio alla scoperta dell’enorme ricchezza del territorio che li ospita. Obiettivo specifico dell’attività educativa è sia diffondere semplici nozioni naturalistiche e scientifiche, sia suscitare nei ragazzi una maggiore consapevolezza sui problemi legati all’ambiente promuovendo un cambiamento reale e continuo di pensiero e di atteggiamento nei riguardi del mondo in cui viviamo. 

Responsabile delle attività sarà la Guida Ambientale Escursionista Stefano Vitale.

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