tiro con l'arco
Nobile disciplina olimpica
“La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l’istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto”.
Paulo Coelho | Sono come il fiume che scorre, 2006
Quali abilità allena il tiro con l'arco?
età consigliata:
Già dai 6 anni iniziando con un’attività propedeutica per poi approcciarsi alla vera e propria disciplina sportiva ed olimpica.
curiosità:
In Giappone il tiro con l’arco è una vera e propria forma d’arte conosciuta come Kyudo.
Il tiro con l’arco si diffuse come disciplina sportiva nel XX secolo quando esordì nella gare olimpiche ufficiali dalle quali fu però, estromesso per le difformità di regole con le quali veniva praticato nel mondo. Solo nel 1972 questa disciplina venne definitivamente riammessa alle Olimpiadi.
É uno sport individuale in cui lo scopo di una competizione è scagliare un certo numero di frecce contro bersagli posti a distanze determinate, cercando di avvicinarsi il più possibile al centro. Si tratta quindi di uno sport tecnico posturale e di precisione, dove l’allenamento specifico è fondamentale, affiancato però, ad un training mentale molto elevato.
cosa sviluppa il tiro con l'arco?
- Capacità di apprendimento motorio: l’atleta deve acquisire perfetta padronanza dei movimenti da eseguire per scoccare la freccia.
- Equilibrio: è molto importante riuscire a trovare il proprio baricentro con l’arco in mano e in presenza, ad esempio, di vento.
- Ritmo: poiché in gara ci sono tempi prestabiliti entro i quali scoccare le frecce, l’atleta deve riuscire a stabilire una determinata sequenza cadenzata ad un ritmo preciso.
altre capacità
Concentrazione: l’attenzione estrema nel momento del tiro è fondamentale per la riuscita ottimale dello stesso.
Memoria spaziale: è necessario allenare la capacità di riuscire a visualizzare i movimenti da effettuare prima di riprodurli nella realtà.
Orientamento spazio-temporale: è importante per l’atleta avere coscienza della propria posizione rispetto al bersaglio, sapersi isolare dall’ambiente circostante visualizzando solo il punto a cui mirare.
Gestione dell’ansia: la brevità delle azioni di gara rispetto ai lunghi allenamenti può generare situazioni di ansia da prestazione che l’atleta deve saper controllare
Percezione: l’utilizzo di tatto, udito e vista sono fondamentali in tutta l’azione dello scoccare la freccia, dal toccare con le tre dita la corda all’isolarsi dal rumoreggiare del pubblico, dall’osservare il mirino allineato al bersaglio al controllare le caratteristiche dell’ambiente circostante che possono influenzare il tiro (es. vento).
perchè scegliere il tiro con l'arco?
Il tiro con l’arco, prima ancora che uno sport, rappresenta una pratica che può elevare l’essere umano ed aiutarlo nella vita di tutti giorni. É uno sport estremamente individuale, sia in allenamento che in gara, si è soli, l’avversario non esiste, è una sfida continua contro se stessi.
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